Ontano comune, Ontano nero, Verna, Alno nero.
Descrizione: albero a fusto slanciato, chioma densa spesso a forma appuntita. Le radici sono estese, robuste, le quali grazie alla simbiosi con batteri specializzati, riesce a fissare l’azoto atmosferico.
La corteccia, liscia grigio-verdognola da giovane. In eta adulta grigia e fessurata. I rami primari ascendenti, nei rami giovani per presenza di ghiandole resinifere è presente una patina viscida.
Foglia: picciolate, alterne ovato-ellittiche, verdi scure lucide nella pagina superiore, più chiare nella pagina inferiore. Vischiose da giovani.
Gemme: pubescenti bruno rossastre subsessili.
Fiori: raggruppati, sia i fiori maschili che femminili sono presenti nella stessa pianta, appaiono prima della fogliazione, bruni-violacei con antere gialle, quattro stami.
Frutti: gruppi pseudo strobili ovoidali, verdi. In maturità grigio-scuro, i semi sono piccoli acheni compressi con strette ali.
Habitat: boschi riparati, terreni paludosi resiste in zone che spesso vengono sommerse dove forma boscaglie con pioppi e salici, si ritrova dal mare fino ai 1200 m.
Distribuzione: presente in tutta Italia.
Antesi: Febbraio Aprile.
Proprietà: specie officinale.
Curiosità: il legno di Ontano, veniva utilizzato per costruire piccoli ponti o palafitte, utilizzato nei lavori di manutenzione idrica in quanto se completamente sommerso praticamente è immarcescibile. Mentre se rimane all’aria si deteriora con facilità.
Utilizzato per costruire zoccoli, secchi in legno per il latte. Oggi coltivato per ricavare impiallacci da trancia.