Giuggiolo comune.
Descrizione: piccolo albero con portamento cespuglioso. Tronco eretto,sinuoso, spesso ramificato alla base nei soggetti non coltivati lasciati allo stato brado, corteccia bruno-rossastra screpolata in fessure longitudinali con l’età bruno rosata rimane liscia sui rami, chioma irregolare di colore verde chiaro, rami lunghi e radi sprovvisti di gemme spesso ricoperti di spine, rami giovani verdi flessibili con crescita zigzagante sui quali sono presenti numerose gemme disposte all’ascella delle foglie.
Foglie: ovali-ellittiche brevemente picciolate a lamina lucida con tre grosse nervature finemente seghettate sul margine disposte in due file opposte.
Fiori: ermafroditi pentameri molto piccoli disposti in a forma sferica schiacciata calice con sepali ovato triangolari alterni con 5-6 petali bianco giallastri obovati.
Frutto: ovoidale carnoso di due tre centimetri di colore brunastro al raggiungimento della maturità. Contenente un nocciolo legnoso il quale contiene uno due semi.
Proprietà: commestibile officinale. Ricco di vitamina A-B2-C. Molto usato nella medicina Cinese.
L’albero di origine Cino-Asiatica venne introdotto in Italia dai Greci e dai Romani.
Presente in Italia in tutte le regioni raramente si trova allo stato brado più frequentemente in piccole coltivazioni per ricavarne sostanze officinali.
Habitat: pianta poco esigente ruspante attecchisce in quasi tutti i terreni. Fino ai 600/700 m.
Antesi: Giugno Luglio.